Dacia Duster Club Italia

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    Il popolo non si incazza perché evidentemente stà ancora troppo bene. Finché si spendono 1500 euro per un iPhone, si hanno abbonamenti a Sky, Netflix, ti mandano in pensione dopo 45 anni di lavoro e stai zitto, la benzina a 2 euro è tutto va bene, i ristoranti non hanno mai posti liberi al week end……….non puoi fare altro che lamentarti a parole…
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    l ritorno delle auto diesel: in Europa vendono più delle elettriche. Ecco perché
    di Paolo Griseri

    Il ritorno delle auto diesel: in Europa vendono più delle elettriche. Ecco perché

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    TORINO – Il diesel è morto, viva il diesel. A sorpresa, ma non troppo, in Europa nel mese di gennaio le vendite delle auto a gasolio hanno superato quelle delle auto a batteria. Con le seconde che non vanno oltre l’11 per cento, in calo rispetto alla media 2023 che era stata del 14,6 per cento. E con le auto diesel che rappresentano una fetta di mercato del 13,4 per cento nonostante un calo del 5 rispetto alla media dello scorso anno.

    Che cosa è successo? Gli analisti mettono in relazione la flessione delle elettriche nel Vecchio continente con la fine degli incentivi tedeschi all’auto a batteria. Cessato il sussidio pubblico al 31 dicembre scorso i consumatori della Germania non hanno più ritenuto conveniente scommettere sulla propulsione elettrica. Un fenomeno europeo che in Italia è ancora più accentuato.

    Lo ha messo in evidenza il presidente dell’Anfia, Roberto Vavassori: «In Europa a gennaio le vetture elettriche pure (Bev) e i diesel hanno la stessa quota di penetrazione sul mercato, intorno all’11 per cento. In Italia invece il diesel ha rappresentato il 15,4 per cento mentre le elettriche si sono fermate al 2,1 per cento».

    Nel mercato dell’usato il motore a gasolio ha continuato a fare la parte del leone occupando il 41 per cento del mercato. Ma questo fenomeno è più spiegabile perché chi compera un’auto di seconda mano prevede di utilizzarla per meno anni, plausibilmente prima che scattino i divieti europei.

    Il gap tra elettriche e diesel si riflette in Italia anche nell’andamento dei fondi pubblici per gli incentivi. Quelli per i motori termici, 120 milioni, sono stati quasi tutti utilizzati. Quelli per auto elettriche, Bev e Plug-in, 423 milioni complessivi, sono rimasti sostanzialmente intatti: ne sono stati utilizzati solo 10 milioni.

    La resistenza ad abbandonare il gasolio non dipende solo dai prezzi, ancora molto elevati, delle auto elettriche ma anche dal fatto che a spingere per la transizione ecologica sono soprattutto i ceti medio alti delle grandi città. Mentre nelle campagne la situazione è molto diversa.

    A ben vedere molte delle proteste che hanno attraversato le strade d’Europa nell’ultimo decennio vengono dal mondo che vive di gasolio. È bastato al governo francese ipotizzare l’aumento del prezzo del diesel per agricoltura per scatenare la protesta dei gilet gialli che sono arrivati fin nel cuore di Parigi.

    Non diverse le motivazioni della più recente rivolta dei trattori. In realtà sempre più spesso diesel vuol dire campagna, vuol dire provincia, vuol dire territori che sono difficilmente coperti dal sistema di trasporto pubblico. Quelli in cui anche chi non è agricoltore utilizza l’auto diesel perché percorre molti chilometri al giorno.

    Per chi abita in queste aree il passaggio obbligatorio all’auto elettrica appare come un inspiegabile vezzo da cittadini. Forse anche pensando a questo mercato Bmw ha annunciato recentemente che manterrà la gamma di motorizzazioni termiche anche dopo il 2030.

    In realtà il futuro degli attuali motori a gasolio passa per importanti innovazioni. La più nota è quella del biodiesel, anche se non mancano le polemiche. La Germania ammette il gasolio prodotto con fonti sintetiche, l’e-fuel mentre Italia e Francia privilegiano il biodiesel prodotto da fonti naturali, principalmente l’olio di palma. Quest’ultimo verrà bandito dall’Ue nei prossimi anni perché accusato di provocare la deforestazione in Amazzonia e Indonesia. Si tratterà dunque di trovare altre fonti naturali per produrre il carburante.

    Quel che è quasi certo è che uno spostamento verso destra, anche non radicale, dell’asse politico dell’Europa dopo il voto di giugno porterà Bruxelles a sposare la teoria della neutraliltà tecnologica: l’importante è che le emissioni dei veicoli rimangano sotto una certa soglia indipendentemente dai motori che le generano.

    Sul prevalere di questa linea scommettono molti produttori. All’inizio di febbraio la Dumarey, società di Torino che ha ereditato i laboratori di ricerca di Gm e di Punch, ha firmato un accordo triangolare con Renault e i cinesi di Geely per la creazione di una società in joint venture, la Horse, che svilupperà motori diesel di nuova generazione in grado di rispettare i limiti della normativa Euro 7.

    Forse il diesel non è morto.
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    Il gruppo Mercedes, in linea con i concorrenti, ha archiviato un 2023 di solidi utili. I profitti hanno sfiorato i 20 miliardi di euro, poco al di sotto di quelli del 2022. I ricavi sono saliti a 153 miliardi, 3 in più dell’anno prima. La vera notizia, tuttavia, è un’altra. Il gruppo ha deciso di abbandonare l’obiettivo della graduale eliminazione di auto a benzina e diesel al fine di azzerarne la produzione entro il 2030. Al contrario, continuerà la produzione di auto a carburante il più a lungo possibile. Ennesimo segnale di rallentamento sulla transizione verde e del passaggio all’elettrico dopo un anno in cui, su questo fronte, si era probabilmente corso troppo, ignorando costrizioni come costi ancora alti, rete di punti di ricarica ancora inadeguata e batterie la cui autonomia ancora non consente una piena sostituzione per chi utilizza una sola auto. Mercedes non è un produttore particolarmente avanzato nell’elettrico, sinora i risultati dei suoi prodotti sono stati piuttosto deludenti. Al contrario, le auto tradizionali continuano a garantire alla casa tedesca lauti profitti, per un gruppo storicamente posizionato nelle vetture di fascia alta dove i margini di guadagno sono maggiori.

    Sempre più contento di aver comprato diesel
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    Non è più configurabile e quindi neanche ordinabile, credo, la 4x4……. La migliore, la vera Duster.
    Proporrei un minuto di raccoglimento
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    Quando spegnete la macchina e la ventola rimane accesa voi avete INTERROTTO la rigenerazione. Finchè lo fate saltuariamente non succede nulla perchè quando rientra in temperatura ideale la riprende e la porta a termine.

    Interromperla sistematicamente porta all'intasamento del FAP e quindi non credo convenga a nessuno.

    La spia che si accende al momento della rigenerazione (cosa che finalmente dovrebbe accadere con il richiamo) permette di proseguire la marcia per quei 4/5 km, e dar moto alla valvola di pulirsi e rimanere pulita evitando che si intasi.
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    non ne ho idea, mi dispiace
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    Ho letto in un altro forum di un richiamo Dacia per effettuare un aggiornamento della centralina inerente l’iniezione. In particolare sembrerebbe che con dopo l’aggiornamento (due tre ore in concessionario) la fase della rigenerazione del FAP venisse ora evidenziata con l’accensione di una spia sul cruscotto. E questa, finalmente sarebbe una cosa davvero interessante per evitare di spegnere l’auto durante una operazione così importante per il nostro motore diesel.
    Non fidandomi troppo dei forum ho contattato la mia concessionaria che ha confermato il richiamo (l’impiegata non sapeva però nulla della spia) e mi ha fissato appuntamento per l’11 marzo. Vi farò sapere.

    In altro forum intanto chi ha già effettuato aggiornamento ha confermato accensione spia su cruscotto.
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    11 gennaio (Reuters) - La società di noleggio Hertz Global Holdings ha detto giovedì che venderà circa 20.000 veicoli elettrici, tra cui le Tesla, dalla sua flotta statunitense a causa delle maggiori spese legate a collisioni e danni, e opterà per veicoli a gas.

    Le azioni della società, che gestisce anche i veicoli del produttore svedese di veicoli elettrici Polestar, sono scese del 4% circa . Le azioni di Tesla sono scese del 3% circa.

    Hertz prevede inoltre di registrare un onere di circa 245 milioni di dollari relativo alle spese di ammortamento per la vendita dei veicoli elettrici proposti nel quarto trimestre del 2023.


    La decisione di Hertz sottolinea la strada accidentata che i veicoli elettrici hanno percorso, dato che il tasso di crescita delle vendite di questi veicoli è rallentato, inducendo case automobilistiche come General Motors e Ford a ridimensionare i piani di produzione di questi veicoli.


    Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, in una nota ha detto che la mossa della società di autonoleggio è un avvertimento per tutto lo spazio EV ed è un altro segno che le aspettative dei veicoli elettrici devono essere "ridimensionate in tutto il mercato"

    "Mentre i consumatori apprezzano l'esperienza di guida e il risparmio di carburante (per miglio) di un EV, ci sono altri costi 'nascosti' per il possesso di EV", ha aggiunto Jonas.


    Hertz ha detto di voler ordinare 100.000 veicoli Tesla (link) entro la fine del 2022 e ha poi deciso di acquistare fino a 65.000 unità (link) in cinque anni da Polestar.

    "Le spese relative a collisioni e danni, principalmente associate ai veicoli elettrici, sono rimaste elevate nel trimestre", ha detto Hertz in un documento normativo di giovedì.

    La società di autonoleggio tedesca Sixt ha detto a dicembre di non aver più acquistato veicoli Tesla dal 2022 e che sta vendendo la sua flotta di Tesla "come parte del nostro regolare processo di de-fleeting".

    Giovedì Sixt ha detto che intende ancora offrire una gamma di veicoli elettrificati e "attenersi al nostro obiettivo di elettrificare il 70-90% della nostra flotta di noleggio in Europa entro il 2030"

    Hertz ha detto che continuerà a concentrarsi sul miglioramento della redditività per il resto della sua flotta di veicoli elettrici.

    Secondo i dati di Cox Automotive, i prezzi all'ingrosso dei veicoli elettrici usati sono scesi per la maggior parte del 2023 a causa del calo dei prezzi dei nuovi veicoli elettrici e dell'aumento delle scorte di veicoli elettrici invenduti.


    Cox aveva previsto, prima dell'annuncio di Hertz, che i prezzi dei veicoli usati sarebbero diminuiti più dei prezzi complessivi dei veicoli usati nel 2024.


    "Sebbene 20.000 auto non siano un numero elevato nel mercato totale dei veicoli usati, ciò significa che Hertz subirà una grossa perdita per ciascuna di queste vendite, contribuendo ulteriormente alla tendenza al calo dei valori dei veicoli elettrici usati", ha detto Karl Brauer, analista di iSeeCars.com.


    La società di autonoleggio sta vendendo alcune Tesla Model 3 a un prezzo di circa 20.000 dollari, quasi la metà del prezzo di acquisto della variante più economica della berlina compatta.


    In precedenza Hertz aveva fissato l'obiettivo che il 25% della sua flotta fosse elettrica entro la fine del 2024.

    Il sito web di auto usate della società (link) elenca più di 700 veicoli elettrici in vendita, tra cui la BMW i3, la Chevrolet Bolt e i SUV Model 3 e Model Y di Tesla.

    Polestar non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
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    Non siete obiettivi, la nuova è molto molto bella e lo dice uno che ha comprato la macchina2 mesi fa consapevole che sarebbe uscito il nuovo modello ma senza la Diesel…… a me sembra sempre il classico vorrei ma non posso ed è comprensibile, ma criticare esteticamente la nuova duster è imbarazzante
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    Stupenda ma con un grandissimo difetto, manca la Diesel……..
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    È bellissima cn 7n grandissimo difetto ……non la importano più Diesel per cui ancora più soddisfatto del mio acquisto 2023
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    Sempre più contento e soddisfatto di aver ordinato e finalmente immatricolato la mia Expression 1,5 tdi considerato che sembra ormai certo che la versione diesel non verrà importata in Italia.
    Grande acquisto
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    Finalmente anch'io posso dire la mia. Come già scritto ho ritirato la mia Duster dci giovedì scorso e dopo aver fatto il pieno (€ 95,00!!!!!) posso trarre le prime considerazioni sulla macchina.

    Provengo da una Renault Capture 1,5 dci del 2013 con allestimento medio, il live, all'epoca pagata circa € 20,000 per cui i timori sul nuovo arrivo pagato solamente € 20,900 (tutto compreso) dopo 10 anni erano abbastanza "pressanti".
    Per fortuna TUTTI i miei dubbi dopo averla accesa e percorso i primi KM sono scomparsi ed ora non mi resta che godermi a pieno il mio nuovo giocattolo.

    Il motore è GUDURIOSO, sempre in tiro, pronto, con una bella coppia (ma questo lo sapevo anche se la Captur aveva solo 90 cv) e con la dovuta attenzione che si da ad una auto nuova da rodare , consuma pochissimo. Dopo 500 km la media è di 4,3 litri/100 km su percorso prettamente extraurbano con, penso, il 20% di traffico urbano. Sono quindi felicissimo.
    Non sono presenti scricchiolii e nessuno dei difetti trovati in altre discussioni, l'auto fino a velocità di codice è molto silenziosa. Le plastiche sono rigide ma non sono affatto brutte.
    Lo spazio a bordo è tanto e ben distribuito.
    Lamento invece la scarsa disponibilità di vani porta oggetti e la cappelliera che la trovo poco pratica e funzionale (sarebbe stata meglio a rullo)
    Sulla mia versione (Expression) manca il modulo wifii ma la connessione a cavo per l'utilizzo dell'Android auto è veramente una figata.
    Anche il mediadisplay sinceramente, nella sua semplicità mi garba pareccchio.

    Insomma, per adesso un acquisto.

    PS Hanno eliminato il tagliando di controllo dopo i 1000 km e adesso la si porta solamente dopo un anno o i 25k .
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    Ordinata 6 maggio (1,5 Diesel) con consegna prevista il 31/10.
    Auto arrivata in concessionaria giovedì scorso, adesso manca solo immatricolazione.
    P.S. Nella app mydacia figura che è arrivata al centro distribuzione da una settimana
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    Ciao a tutti, finalmente oggi ho stipulato il contratto per una Duster Expression 1.5 dci bianca con consegna prevista ottobre 2023. Si potrebbe obiettare che forse era meglio aspettare la nuova nel 2024 ma acquistarla adesso è stata una scelta dettata dal valore assurdo con cui ho venduto, tra privati, il mio usato, ma soprattutto dal fatto che la prossima versione forse non contemplerà più il motore più bello che ci sia……il diesel.
    Auto a gpl ne ho avuta una e, tra i mille problemi avuti, alla fine ho dovuto quasi rottamarla…….sul gpl ci ho messo una pietra sopra anche perché, guidarne una in montagna è un calvario.
    Comunque eccomi qua, per adesso vi leggerò, un domani racconterò anch’io le mie esperienze.
    Buona strada a tutti
15 replies since 18/12/2008
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