L’elettrico….non è tutto oro quello che luccica. Lunga vita al diesel

Diciamo che c’è molta differenza se abiti in città o fuori, per come sono distribuite le attività umane, ora.
In città, tra bicicletta/monopattino e mezzi pubblici, l’auto non ti serve a nulla. Giusto quando fai la spesa.
E tra l’altro, ci sono sempre più servizi di spesa on Line con consegna a domicilio, tra città ed interland. Che, considerati i costi, costano molto meno che comprare e mantenere una macchina.
Poi, chi non ha la macchina, non ha le abitudini di chi ha la macchina e non ne sente la necessità. Trova altre soluzioni a problemi che a noi sembrano “insormontabili” perchè non vogliamo rinunciare a quello che facciamo ora.
Il problema è l’abitudine di chi ha preso la patente quando “auto” come “motorino” erano sinonimo di libertà, oltre che di “status simbol”.
Adesso, muoversi serve molto meno e non muoverti ti isola molto meno di un tempo.
È una questione generazionale.
Il “possesso del mezzo” da la sicurezza di poter fare quello che si vuole a chi è abituato a muoversi per qualsiasi cosa.
Quando tutti i centri saranno bloccati e per circolare in città saremo obbligati ad usare altri mezzi, questo “senso di libertà” che da possedere un mezzo, scemerà. Che ne ne faccio di andare a Roma in auto, da Ferrara, se poi mi fanno parcheggiare a 10 Km dal centro? Tanto vale andare in treno.
L’auto servirà più che altro per sfizio. E allora la compreranno quelli che si possono permettere questo sfizio. E allora potrà essere elettrica, ad idrogeno, a benzina.. Tanto in vacanza ci andremo in altro modo.
Ciao!

È una questione di cultura. Non solo di possibilità.
Chiaro che ci sono situazioni e situazioni. Ma ti ripeto: chi la macchina non ce l’ha, non fa i ragionamenti che fai tu (ed anche io, eh..). Trova altre soluzioni. Che cominciano ad esserci e prenderanno piede mano a mano che noi “vecchi” smetteremo di guidare.
Come tu “non ci pensi neanche” a fare certe cose in altro modo, lui “non ci pensa neanche” a buttare 20K per una cosa della quale puó fare tranquillamente a meno e della quale non frega nulla.
Come se sei costretto a comprarti un trapano perchè devi fare venti buchi nella vita e non hai la minima passione per il bricolage.
Piuttosto che spendere 50 Euro in un trapano da due soldi, li dai ad un artigiano quelle 10 volte nella vita che ti serve.
“Non avere la macchina” è una cosa che noi non comprendiamo semplicemente perchè è fuori dai nostri schemi mentali. Ma ci sono e ci saranno anche forme di car shering per chi deve muoversi autonomamente a determinate ore del giorno o in determinati giorni. Che costano meno dell’acquisto e del mantenimento di un mezzo proprio e sono “complicate” perchè siamo abituati diversamente.
Io farei fatica come te, a rinunciare all’auto. O al piacere di guida che mi da la motocicletta al sabato e domenica, quando la guido per puro sfizio.
Ma i giovani, ti assicuro, la patente la prendono se sono costretti.
Un amico mio, ha un figlio di 20 anni. Ebbene: quando il padre (il mio amico) ha deciso di andare a stare 5/6 Km fuori dal centro, abbandonando l’appartamento per una casetta con giardino, si è trovato un mini appartamento in città per continuare ad andare al lavoro in bicicletta. E invece delle rate della macchina e dei soldi per prendere la patente (che non ha), pagare assicurazione, bollo, benzina e tagliandi, paga l’affitto e le bollette.
Probabilmente tra qualche anno, se sarà necessario, la patente la prenderà. Per adesso, piuttosto è andato a vivere da solo.
Te ne dico un’altra:
Io lavoro per una ditta che vende connettività Internet. E la sede dove ci sono gli uffici e l’assistenza tecnica, per una questione di opportunità logistica, è a 25 Km dalla città.
Sai quanti 24/25enni informatici, sapendo che dovevano venire in ufficio, hanno lasciato perdere?
O tele lavoro o niente, dato che non avevano né macchina né patente! E tutti ben vestiti e con il cellulare costoso.
Andiamo evidentemente verso un altro stile di vita..
Noi non siamo abituati. In altre parti del mondo è già molto più normale da anni o da sempre.
Le zone industriali sono meglio organizzate e servite. In alcuni casi gli asili sono presso gli stabilimenti. In Giappone, a 7/8 anni i figli vanno a scuola da soli anche dalle zone rurali verso la citttà. Per noi è “inconcepibile” che un bimbetto di 6/7 anni prenda il treno e poi l’autobus da solo. La, è NORMALE. E non parliamo di favelas brasiliane con i bambini abbandonati, eh..
In nord Europa, i figli a 18 anni li cacciano letteralmente fuori di casa..
Qui, fanno i belli di mamma fino a 40 anni. Anche per necessitá, spesso eh.. Io a 20 anni, finito il militare, lavoravo e convivevo, e pagavo l’affitto e le bollette. E la patente A l’ho presa a 16 anni, e la B a 18, un mese ed un giorno.
Noi abbiamo altre abitudini e certe cose ci sembrano inconcepibili. Altri possono dire la stessa cosa di noi, peró.
Non saremo noi appassionati ed iscritti ad un forum di automobili, comunque, a decidere delle sorti del mondo. Volenti o nolenti..
Ci spingeranno a cambiare abitudini pilotandoci economicamente, come hanno sempre fatto.
Se mi danno i punti di rifornimento e mezzi che si ricaricano non troppo lentamente, alla moto elettrica ci posso pure pensare. Spero che me la lascino ancora guidare.. Ad una delle due auto, andando verso la pensione, potrei anche rinunciare. Tanto la musica poi me la ascolto a casa, dato che mia moglie sarà al lavoro..
Poveri vicini di casa!
Ciao!

ozama ha ragione su tutto.
Del resto, 1,5-2 tonnellate di ferraglia per trasportare spesso una sola persona, tramite un motore dal rendimento del 30-40%, capite bene che è altamente inefficiente.

Io sono ingegnere, non ti puoi aspettare considerazioni differenti
Hai mai letto le interviste al gran patron di Ryanair, riguardo gli aeromobili? Parla solo in termini di efficienza, di quante persone riesce ad infilarci e di quanti bagagli ad evitare.
Lo stesso si fa per i treni, gli autobus urbani, le funivie, ...