Viaggio solitario via terra con Duster 4wd 110 dci dall'Italia al Nepal e ritorno

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  1. Paolo SUPERQUAD
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    Leggere queste pagine mi ha convinto a comprare una Dacia Duster...ma che fine ha fatto il nostro viaggiatore?
     
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    Non so dirtelo; da tre anni non partecipa piú al forum.

    Tu, come nuovo iscritto, devi presentarti nell'apposita sezione:

    https://daciadusterclub.forumfree.it/?f=9482314

    intanto, benvenuto.
     
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    Salve a tutti i dusteristi, come va in questa strana epoca di scarse libertà?
    Sono Fabio Migli il viaggiatore in Duster. Scusate se non mi sono fatto più vivo, ma io ed il DD siamo stati presi dai lunghi viaggi verso oriente che abbiamo intrapreso ogni anno, ognuno dei quali lunghi tra i 5 ed i 7 mesi e 30 o 35.000 km. Una breve cronistoria:

    2014 tra maggio e novembre 33.000 km. Visita della fabbrica Dacia a Mioveni in Romania e proseguimento in Bulgaria, Turchia, Georgia, Arzebaijan, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirgizistan, di nuovo Kazakh e Russia siberiana, poi intero giro sulle piste della Mongolia e ritorno passando per il lago Bajkal fino a Mosca, repubbliche baltiche, est Europa fino a casa.

    2015 tra aprile e novembre 35.000 km. Un viaggio simile a quello del 2013. Di nuovo est Europa, Turchia, Iran, Pakistan con lungo giro tra le difficili "strade" del Karakokum a ridosso del confine con la Cina, poi ritorno in India e sosta per controllo dagli oramai vecchi amici della Renault di Amritsar, dove mi fanno i lavori di manutenzione senza farmi pagare la manodopera... Fantastico giro approfondito del Kashmir, Ladakh, Zanskar, Spiti, parecchi stati indiani del nord fino alle sorgenti del sacro Gange. Ritorno in Nepal, purtroppo in parte devastato dal terremoto di pochi mesi prima. Ritorno a casa di nuovo tra India, Pakistan, Iran, Turchia ecc. ecc.

    2016 tra giugno e ottobre giro "breve" di 27.000 km di nuovo in Russia e Asia Centrale. Per la prima volta sono riuscito ad arrivare sulle rive del quasi prosciugato ex mar Aral, sul lato uzbeko dopo, 150 km di pista sabbiosa in parte dentro il letto prosciugato dell'Aral.

    2017 tra giugno e settembre giro ridotto di circa 20.000 km a causa di problemi alla turbina. Ero partito con l'idea di tornare in Mongolia, ma appena dopo 10 gg dalla partenza, in Russia europea, improvvisamente ripartendo da un semaforo il DD mostra un evidente calo di potenza e ripresa. Sembrava come se fosse diventato un diesel aspirato, ma senza nessun allarme sul cruscotto, fumo di scarico o rumori strani.
    Andava semplicemente piano senza la spinta della turbina. Ovviamente era un venerdì sera...Il giorno dopo, ormai vicino al confine con il Kazakistan, ho trovato un officina di campagna dove ho fatto cambiare il filtro gasolio ma senza risultati. Il meccanico era sicuro che si trattasse della turbina che stava per cedere. Secondo lui se avessi proseguito si sarebbe rotta del tutto con fuoriuscita di olio e rottura motore... Io decisi di proseguire fino alla prima città kazakh di Uralsk, dove c'è una concessionaria-officina Renault. Piano, piano il DD ci arrivò tutto intero, ma i volenterosi meccanici armati di computer test Renault e misuratori di pressione turbina non trovarono il guasto. Perdite di olio e rumori strani non ce n'erano, solo mancanza di spinta dalla turbina. Ho quindi deciso di proseguire per altri 2.000 km fino ad Almaty, grande città kazakh dove conosco altri meccanici Renault. Il DD arriva anche laggiù. Ma anche qui i meccanici non riescono ad individuare il guasto. In Kirghizistan mi feci inviare dalla Lituania il debimetro, visto che l'ennesimo "specialista" di elettronica e diesel interpellato era convinto che fosse guasto.
    Arrivò a Bishkek presso un ristorante di un mio amico italiano dopo due settimane. In città faceva caldo quindi ingannai il tempo con un giro tra i bei monti kirghisi del Tian Shan, su strade sterrate a passo lento, talvolta sui tornanti in prima marcia a velocità dei vecchi camion Kamaz.
    Mi tornava in mente un vecchio film nel quale un vecchio decide di intraprendere un viaggio a passo d'uomo a bordo di un piccolo trattore con rimorchio-roulotte. Non sono riuscito a rompere il motore neanche sotto gli innumerevoli sforzi delle stradine di montagna affrontate senza spinta della turbina.
    Di ritorno al ristorante di Walter a Bishkek presi il nuovo debimetro e fiducioso lo feci montare dal "mago", che purtroppo magico non era, e infatti la sostituzione del debimetro non sortì nessun miglioramento. Stanco e sfiduciato me ne tornai sui miei passi fino a casa. Piano, piano (anche se in falso piano e autostrada il DD "lanciato" arrivava anche a 110-120 kmh) il DD mi riportò a casa.
    Anche gli esperti Renault-Dacia di Roma brancolavano nel buio. Dopo vari tentativi di programmazioni per pulire il fap, che sembrava ostruito, mi dissero che la soluzione era o la costosa sostituzione o rimozione del fap.
    A quel punto decido per la rimozione e vado da un mio amico meccanico che ha un'officina in campagna tra pollai e maiali...
    Mentre il DD era sul ponte ed il mio amico aveva già imbracciato il frullino con fare minaccioso, ho notato un piccolo tubo di gomma che andava verso una specie di depressore meccanico montato vicino alla turbina. Mi ricordava quello della mia vecchia Panda 4x4 che agiva sul carburatore e che quando si guastava faceva calare la ripresa del "Fire". Ho chiesto cosa fosse al mecca, e lui di risposta disse: "si tratta della valvola westgate, scarica la pressione in eccesso della turbina". "Ma allora se si rompe e rimane aperta la turbina non funziona, o va male", gli dico. Al che gli viene il dubbio, stacca il tubetto e scopre che mandando depressione la westgate non si muove, mantenendo aperto lo sportellino di scarico sulla turbina. Scoperto l'arcano e mancando del ricambio, mi fece una riparazione "campagnola" gratuita fatta con un pezzo di fil di ferro che teneva compresso l'alberino della valvola westgate quel tanto per far funzionare, in parte, la turbina.
    Feci un collaudo su strada ed il DD aveva ripreso fiato! Certo non era perfetto e la spinta del turbo avveniva un po' in alto, ma funzionava! Incredibile bastava un pezzo di fil di ferro! Poi ordinai un nuovo westgate che lo montò il fido meccanico di campagna, che sembra molto più paziente e preparato di tanti "scienziati" Renault in camice bianco...

    2018 e 2019 Feci due viaggi simili a quello del 2014 con lunghe galoppate tra le sconfinate distese dell'Asia Centrale e Mongolia. Amo troppo gli spazi aperti e la Mongolia è per me il posto perfetto, anche se ormai mi annoia un po'...

    2019 con l'avvento del covid tutto si fa difficile e a malapena riesco a scappare da casa verso nord a inizio luglio per un viaggetto di 20.000 km tra est Europa, Finlandia, Norvegia e Svezia. Una volta, negli anni '90 venivo spesso quassù d'inverno con la Panda 4x4 e tornare dopo tanti anni è stato piacevole.

    Ora veniamo all'oggi. Il DD è giunto a 373.000 km con ancora la frizione, cambio e motore originali. E' da qualche anno che c'è un trafilamento d'olio motore vicino alla turbina che ora è divenuta una perdita e devo aggiungere un kg d'olio ogni 2-3.000 km, quindi la turbina è da rifare per una spesa di circa 500 E, anche un omocinetico del semiasse anteriore sinistro comincia a lamentarsi. La frizione prima o poi mi lascerà e tra 20 o 30.000 km dovrò rifare la distribuzione per la terza volta. Il DD ha qualche piccola ammaccatura e un po' di ruggine sotto gli sportelli.
    Stavo quindi pensando di cambiarlo, anche se con un po' di rammarico dopo tutte le avventure fatte insieme... Oggi sono stato dalla filiale Renault-Dacia dove l'avevo comprata nel febbraio 2012 e ho visto i nuovi DD 4wd nuova serie. L'aspetto è cambiato parecchio ma mi da l'impressione di essere più "plasticoso" e alleggerito in alcune parti. Il nuovo diesel euro 6 ha il tubo che esce dalla turbina verso lo scarico in plastica nera anzichè in acciaio lucido come sulla mia della prima serie. Pure il gancio per l'apertura del cofano motore è di plastica, e la fascia di metallo appena sopra la calandra anteriore mi sembra meno spessa e leggera rispetto al passato.
    Il conce dice che va meglio della prima serie ed è molto più confortevole anche nelle sospensioni più morbide. Questa cosa un po' mi preoccupa per i miei lunghi viaggi che affronto a pieno carico su stradacce spesso disastrate. Sulla mia da qualche anno ho pure montato le molle H&R +3 cm che rendono il mio DD più rigido. Non vorrei che la nuova Duster si riveli una delusione che si perde i pezzi sulle piste dell'Asia..
    Voi cosa ne pensate della nuova Duster dci 4wd? Sarà all'altezza dei maltrattamenti che ha subito la mia del 2012, o forse è meglio che riparo la mia e la tengo fino allo sfacelo? Alla fine la nuova mi verrebbe 17.800 E + 5.000 E per i comandi al volante considerando l'Iva al 4%, mica bruscolini...

    Un abbraccio a tutti voi e ai vostri DD

    Fabio
     
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    Rimango incantato dai tuoi viaggi: è sempre stato il mio sogno irrealizzato!
    Grande, continua così!
    Pietro
     
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    Grande Fabio... Mi hai rapito con i tuoi racconti!!!
     
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    Ciao Fabio
    complimenti per le tue avventure, vero banco di prova per l'uomo alla guida e le nostre Duster.

    Quanto alla nuova, io la possiedo solo da un anno e mezzo (1.5 diesel 4x4 25.000 km) ed al momento si è rivelata essenziale e robusta, ci sono amici sul forum che hanno ben più chilometri.

    L'unico consiglio che mi sento di darti, prima di acquistarla, è di verificare la sporgenza del catalizzatore montato sullo scarico sotto la macchina perché è il punto più basso ed in fuoristrada potrebbe toccare (esistono delle piastre di protezione ma potrebbero diminuire ulteriormente la luce)

    Inoltre ti sconsiglio il keyless perché per i tuoi viaggi la chiave è sicuramente più affidabile.

    Ruota di scorta obbligatoria, tutte le mappe navigatore (anche se avrai le cartine o il GPS) telecamera utile nella guida fuoristrada e magari anche gancio traino (accessorio acquistabile dalla concessionaria con il 50% di sconto solo sui pezzi subito dopo l'acquisto, preventivo recente 1.074 € tutto compreso)

    A presto e tienici aggiornati!

    Edited by gattolince - 31/1/2021, 14:49
     
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    come ti invidio...

    Franco... ti invidio na cifra!

    :ciao:
     
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    Congratulazioni. Ho letto di te in altri luoghi. Hai un coraggio e una presenza di spirito degni di nota.

    Poche chiacchiere e molta ciccia...
    Sei un vero riferimento.
     
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    Salve a tutti, grazie per i vostri consigli e risposte. Nei prossimi giorni cercherò di prendere una decisione se riparare la mia vecchia Duster o comprarne una nuova. Ho sentito un paio di concessionarie di Roma, Autoequipe e la filiale Renault-Dacia e i prezzi si equivalgono. Dacia continua a non fare sconti sui prezzi di listino e tempi di consegna lunghi, intorno ai 4 mesi...
     
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    Per un amante di "on the road" come me, leggere di questi tuoi viaggi di migliaia e migliaia di km, in posti sperduti come quelli, mi fa venire il nodo alla gola. E poi, AMO guidare.. Riguardo alle zone dell'est, mi sono mantenuto su Ucraina, Lituania, Lettonia, Estonia, ma non oltre. Mi ha sempre fatto paura avventurarmi più a Est o anche solo scendere in Turchia, iran ecc.. Ho sempre visto quei posti come poco sicuri. Specie dopo che mio padre (amante dell'ON the road anche lui) essendo sceso fino in Turchia, ha avuto una brutta esperienza. E leggere di te che hai attraversato la Russia, il Kirzikistan e tutti quei posti li, mi affascina tantissimo. Complimenti
     
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    I viaggi più avventurosi che ho fatto, sono stati negli Stati Uniti. In particolare quello fatto nel 2019. Con mio fratello siamo partiti da Los Angeles e siamo saliti su fino ad entrare ed attraversare il selvaggio Canada. Il British Columbia era disabitato, ma lo Yukon era proprio deserto, nient'altro che boschi, laghi e fiumi cristallini. Attraversarlo è stato emozionante. Anche perché è molto più grande dell'Italia, ma fa soli circa 30.000 abitanti, di cui circa 20.000 li fa la città di Whitehorse, il resto, è disabitato. E quindi abbiamo viaggiato in mezzo a orsi, lupi, alci, linci ecc.. Poi entrati in Alaska siamo arrivati a Fairbanks, per poi percorrere la Dalton highway che porta fin dove inizia il circolo polare artico. Ci sono voluti circa 6.000km e 7 giorni di viaggio. Poi da Fairbanks siamo partiti alla volta delle cascate del Niagara, circa 7.000km, per poi scendere fino a Miami e poi tornare a Los Angeles, ma facendo una deviazione per visitare il Kansas, che era l'ultimo Stato che ci mancava da visitare per completare i 49 Stati da noi visitati. Per un totale di oltre 23.000 km. È stata una gran bella avventura.
     
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    Fabio, non riesco a togliere gli occhi di dosso alla cartina, nei posti in cui sei stato. Partirei ora stesso....
     
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    CITAZIONE (Fabio Migli @ 30/1/2021, 03:24) 
    Salve a tutti i dusteristi, come va in questa strana epoca di scarse libertà?
    Sono Fabio Migli il viaggiatore in Duster. Scusate se non mi sono fatto più vivo, ma io ed il DD siamo stati presi dai lunghi viaggi verso oriente che abbiamo intrapreso ogni anno, ognuno dei quali lunghi tra i 5 ed i 7 mesi e 30 o 35.000 km. Una breve cronistoria:

    2014 tra maggio e novembre 33.000 km. Visita della fabbrica Dacia a Mioveni in Romania e proseguimento in Bulgaria, Turchia, Georgia, Arzebaijan, Russia, Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirgizistan, di nuovo Kazakh e Russia siberiana, poi intero giro sulle piste della Mongolia e ritorno passando per il lago Bajkal fino a Mosca, repubbliche baltiche, est Europa fino a casa.

    2015 tra aprile e novembre 35.000 km. Un viaggio simile a quello del 2013. Di nuovo est Europa, Turchia, Iran, Pakistan con lungo giro tra le difficili "strade" del Karakokum a ridosso del confine con la Cina, poi ritorno in India e sosta per controllo dagli oramai vecchi amici della Renault di Amritsar, dove mi fanno i lavori di manutenzione senza farmi pagare la manodopera... Fantastico giro approfondito del Kashmir, Ladakh, Zanskar, Spiti, parecchi stati indiani del nord fino alle sorgenti del sacro Gange. Ritorno in Nepal, purtroppo in parte devastato dal terremoto di pochi mesi prima. Ritorno a casa di nuovo tra India, Pakistan, Iran, Turchia ecc. ecc.

    2016 tra giugno e ottobre giro "breve" di 27.000 km di nuovo in Russia e Asia Centrale. Per la prima volta sono riuscito ad arrivare sulle rive del quasi prosciugato ex mar Aral, sul lato uzbeko dopo, 150 km di pista sabbiosa in parte dentro il letto prosciugato dell'Aral.

    2017 tra giugno e settembre giro ridotto di circa 20.000 km a causa di problemi alla turbina. Ero partito con l'idea di tornare in Mongolia, ma appena dopo 10 gg dalla partenza, in Russia europea, improvvisamente ripartendo da un semaforo il DD mostra un evidente calo di potenza e ripresa. Sembrava come se fosse diventato un diesel aspirato, ma senza nessun allarme sul cruscotto, fumo di scarico o rumori strani.
    Andava semplicemente piano senza la spinta della turbina. Ovviamente era un venerdì sera...Il giorno dopo, ormai vicino al confine con il Kazakistan, ho trovato un officina di campagna dove ho fatto cambiare il filtro gasolio ma senza risultati. Il meccanico era sicuro che si trattasse della turbina che stava per cedere. Secondo lui se avessi proseguito si sarebbe rotta del tutto con fuoriuscita di olio e rottura motore... Io decisi di proseguire fino alla prima città kazakh di Uralsk, dove c'è una concessionaria-officina Renault. Piano, piano il DD ci arrivò tutto intero, ma i volenterosi meccanici armati di computer test Renault e misuratori di pressione turbina non trovarono il guasto. Perdite di olio e rumori strani non ce n'erano, solo mancanza di spinta dalla turbina. Ho quindi deciso di proseguire per altri 2.000 km fino ad Almaty, grande città kazakh dove conosco altri meccanici Renault. Il DD arriva anche laggiù. Ma anche qui i meccanici non riescono ad individuare il guasto. In Kirghizistan mi feci inviare dalla Lituania il debimetro, visto che l'ennesimo "specialista" di elettronica e diesel interpellato era convinto che fosse guasto.
    Arrivò a Bishkek presso un ristorante di un mio amico italiano dopo due settimane. In città faceva caldo quindi ingannai il tempo con un giro tra i bei monti kirghisi del Tian Shan, su strade sterrate a passo lento, talvolta sui tornanti in prima marcia a velocità dei vecchi camion Kamaz.
    Mi tornava in mente un vecchio film nel quale un vecchio decide di intraprendere un viaggio a passo d'uomo a bordo di un piccolo trattore con rimorchio-roulotte. Non sono riuscito a rompere il motore neanche sotto gli innumerevoli sforzi delle stradine di montagna affrontate senza spinta della turbina.
    Di ritorno al ristorante di Walter a Bishkek presi il nuovo debimetro e fiducioso lo feci montare dal "mago", che purtroppo magico non era, e infatti la sostituzione del debimetro non sortì nessun miglioramento. Stanco e sfiduciato me ne tornai sui miei passi fino a casa. Piano, piano (anche se in falso piano e autostrada il DD "lanciato" arrivava anche a 110-120 kmh) il DD mi riportò a casa.
    Anche gli esperti Renault-Dacia di Roma brancolavano nel buio. Dopo vari tentativi di programmazioni per pulire il fap, che sembrava ostruito, mi dissero che la soluzione era o la costosa sostituzione o rimozione del fap.
    A quel punto decido per la rimozione e vado da un mio amico meccanico che ha un'officina in campagna tra pollai e maiali...
    Mentre il DD era sul ponte ed il mio amico aveva già imbracciato il frullino con fare minaccioso, ho notato un piccolo tubo di gomma che andava verso una specie di depressore meccanico montato vicino alla turbina. Mi ricordava quello della mia vecchia Panda 4x4 che agiva sul carburatore e che quando si guastava faceva calare la ripresa del "Fire". Ho chiesto cosa fosse al mecca, e lui di risposta disse: "si tratta della valvola westgate, scarica la pressione in eccesso della turbina". "Ma allora se si rompe e rimane aperta la turbina non funziona, o va male", gli dico. Al che gli viene il dubbio, stacca il tubetto e scopre che mandando depressione la westgate non si muove, mantenendo aperto lo sportellino di scarico sulla turbina. Scoperto l'arcano e mancando del ricambio, mi fece una riparazione "campagnola" gratuita fatta con un pezzo di fil di ferro che teneva compresso l'alberino della valvola westgate quel tanto per far funzionare, in parte, la turbina.
    Feci un collaudo su strada ed il DD aveva ripreso fiato! Certo non era perfetto e la spinta del turbo avveniva un po' in alto, ma funzionava! Incredibile bastava un pezzo di fil di ferro! Poi ordinai un nuovo westgate che lo montò il fido meccanico di campagna, che sembra molto più paziente e preparato di tanti "scienziati" Renault in camice bianco...

    2018 e 2019 Feci due viaggi simili a quello del 2014 con lunghe galoppate tra le sconfinate distese dell'Asia Centrale e Mongolia. Amo troppo gli spazi aperti e la Mongolia è per me il posto perfetto, anche se ormai mi annoia un po'...

    2019 con l'avvento del covid tutto si fa difficile e a malapena riesco a scappare da casa verso nord a inizio luglio per un viaggetto di 20.000 km tra est Europa, Finlandia, Norvegia e Svezia. Una volta, negli anni '90 venivo spesso quassù d'inverno con la Panda 4x4 e tornare dopo tanti anni è stato piacevole.

    Ora veniamo all'oggi. Il DD è giunto a 373.000 km con ancora la frizione, cambio e motore originali. E' da qualche anno che c'è un trafilamento d'olio motore vicino alla turbina che ora è divenuta una perdita e devo aggiungere un kg d'olio ogni 2-3.000 km, quindi la turbina è da rifare per una spesa di circa 500 E, anche un omocinetico del semiasse anteriore sinistro comincia a lamentarsi. La frizione prima o poi mi lascerà e tra 20 o 30.000 km dovrò rifare la distribuzione per la terza volta. Il DD ha qualche piccola ammaccatura e un po' di ruggine sotto gli sportelli.
    Stavo quindi pensando di cambiarlo, anche se con un po' di rammarico dopo tutte le avventure fatte insieme... Oggi sono stato dalla filiale Renault-Dacia dove l'avevo comprata nel febbraio 2012 e ho visto i nuovi DD 4wd nuova serie. L'aspetto è cambiato parecchio ma mi da l'impressione di essere più "plasticoso" e alleggerito in alcune parti. Il nuovo diesel euro 6 ha il tubo che esce dalla turbina verso lo scarico in plastica nera anzichè in acciaio lucido come sulla mia della prima serie. Pure il gancio per l'apertura del cofano motore è di plastica, e la fascia di metallo appena sopra la calandra anteriore mi sembra meno spessa e leggera rispetto al passato.
    Il conce dice che va meglio della prima serie ed è molto più confortevole anche nelle sospensioni più morbide. Questa cosa un po' mi preoccupa per i miei lunghi viaggi che affronto a pieno carico su stradacce spesso disastrate. Sulla mia da qualche anno ho pure montato le molle H&R +3 cm che rendono il mio DD più rigido. Non vorrei che la nuova Duster si riveli una delusione che si perde i pezzi sulle piste dell'Asia..
    Voi cosa ne pensate della nuova Duster dci 4wd? Sarà all'altezza dei maltrattamenti che ha subito la mia del 2012, o forse è meglio che riparo la mia e la tengo fino allo sfacelo? Alla fine la nuova mi verrebbe 17.800 E + 5.000 E per i comandi al volante considerando l'Iva al 4%, mica bruscolini...

    Un abbraccio a tutti voi e ai vostri DD

    Fabio


    penisola balchanica??
     
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    scordavo,duster II e` come la duster I,
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    Ma tu guarda google cosa mi ha fatto trovare scrivendo "Dormire in duster "...🤣
    Questo forum é un labirinto, una fonte incredibile di esperienze. La maggior parte dei post che leggo li trovo cercando informazioni su google.
    Che viaggi, che esperienze, mi fa venire voglia di ripartire!
     
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